Le vacanze di Natale? Per tantissimi la destinazione ideale è la montagna. L’aria pura, il contatto diretto con la maestosità della natura, i vasti spazi aperti della montagna trasmettono una sensazione di benessere assoluto. Attenzione però al sonno che potrebbe essere disturbato ad alta quota. Scopri alcuni consigli utili su come riposare bene in montagna!
Cos’è l’insonnia da altitudine?
Quando si cerca di riposare, l’altitudine può incidere sul sonno? Secondo alcune recenti ricerche, sì.
Esiste una particolare insonnia, detta insonnia da altitudine, che si presenta quando una persona soggiorna ad alta quota o anche soltanto ad altezze maggiori rispetto a quelle abituali (ad esempio in una casa in montagna).
Come si riconosce l’insonnia da montagna?
Oltre al sonno tormentato, altri disturbi si manifestano tramite frequenti apnee notturne, con fastidiosi risvegli notturni nel cuore della notte e, poi, una terribile stanchezza al mattino.
Questo capita per colpa della diminuzione dell’ossigeno nel sangue che, sopra dei 1000 metri, non solo modifica il regolare ciclo del sonno, ma fa insorgere anche dei leggeri periodi di apnea (mancanza di respiro).
L’organismo segnala che la capacità di esercizio è ridotta, perché l’ossigeno è minore, mentre i battiti cardiaci accelerano, attivando e allertando il nostro sistema simpatico. Questo significa che non tutti possono recarsi ad alta quota…
Chi soffre di cuore può riposare bene in montagna?
In montagna, la pressione potrebbe tendenzialmente alzarsi per effetto delle temperature più basse.
Se si soffre di malattie cardiache, sarebbe opportuno consultare preventivamente il medico di riferimento prima di recarsi per capire se è possibile e a quale quota è possibile recarsi.
Inoltre, un confronto con il dottore che ci ha in cura è utile per capire come modulare la terapia antipertensiva.
In generale, i pazienti cardiopatici ipertesi, affetti da scompenso o con cardiopatia ischemica cronica, in montagna non dovrebbero superare 1.000–1.500 metri di altitudine.
Se il dottore dà il permesso di andare, dovrebbero inoltre adattarsi agli sbalzi di altitudine facendo delle tappe intermedie, che aiutano a mettere in pratica i diversi meccanismi di compenso.
Una volta esclusi i problemi cardiaci si può andare in montagna.
Chi soffre maggiormente di insonnia ?
Non tutti soffrono di insonnia da altitudine.
Uno dei motivi è il fatto che ci sono persone che sono abituate a stare ad alta quota e quindi non risentono del problema.
Ci sono invece altre che sono più sensibili all’altitudine e il loro sonno in rifugio o in una casa di montagna ad alta quota potrebbe, per questo motivo, essere superficiale o frammentato.
Cosa fare per riuscire a riposare in montagna ?
Si tratta di solito di un problema passeggero che si risolve da solo.
Le persone in buona salute riescono ad adattarsi nel giro di pochi giorni. Iniziano presto a godere degli effetti beneficianti del clima e del ristoro in ambienti molto spesso salutari e distensivi.
Per le prime sere, invece, il consiglio è quello di rilassarsi e stancarsi con attività appassionanti, durante il giorno, magari con ciaspolate, lezioni di sci e camminate tra i sentieri innevati.
Anche il solo fatto di vedere il bianco intorno rilassa e distende la mente.
Ovviamente bisogna poi evitare di sera di fare cene troppo pesanti, stando attenti a non esagerare con le dosi di cibo e di alcol.
Prima di andare a letto si può bere una tazza di camomilla con miele e magari fare un bagno caldo che distende i muscoli infondendo un naturale rilassamento.
In conclusione, scopri come migliorare il tuo sonno in montagna con i cuscini di Olimpoflex il riposo perfetto da portare in alta quota.